IN CALO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

Dal “Rapporto INAIL 2010” recentemente pubblicato, risulta un ulteriore calo degli infortuni sul lavoro in Italia nel 2010: 15 mila infortuni in meno rispetto al 2009 e un numero di casi mortali che per la prima volta dal dopoguerra, scende sotto i mille.

Il calo, rispetto al 2009, si attesta all’ 1,9% (775 mila infortuni nel 2010 contro i 790 mila del 2009). Per quanto concerne i casi mortali si è osservata una riduzione del 6,9% (980 casi contro i 1.053 del 2009).

La crisi occupazionale non è l’unica causa del trend decrescente degli infortuni: l’INAIL stima che il calo “reale” (al netto dell’effetto della perdita di quantità di lavoro svolta) sia stato superiore all’1% per gli infortuni in generale e al 6% per quelli mortali.

I dati non prendono in considerazione gli infortuni dei cosiddetti lavoratori “in nero”, per i quali, comunque, l’INAIL stima ulteriori 165 mila infortuni rientranti, per lo più, in un range di gravità medio-lieve, considerando quasi 3 milioni di unità di lavoro.

Gli infortuni “in itinere” hanno mostrato, nel 2010, la riduzione maggiore (-4,7% contro -1,5% degli infortuni “in occasione di lavoro”).

Il calo degli infortuni si concentra soprattutto in agricoltura (-4,8%) e nell’industria (-4,7%), mentre nei Servizi si osserva un lieve aumento (+0,4%).

I settori agricolo e industriale evidenziano anche il maggiore calo di casi mortali: -10,2% l’agricoltura, -9,7% l’industria.

Apri il “Rapporto INAIL 2010”