AUMENTO ALLARMANTE DEI MORTI SUL LAVORO

Il 12 dicembre 2011, data del tragico crolla del palco allestito al PalaTrieste per l’esibizione di Jovanotti, è stato superato il numero di morti sul lavoro dell’intero anno 2008.

Sono 638 i morti sul lavoro e almeno 1110 (stimati) se si sommano i lavoratori morti in strada e in itinere. Si tratta di un aumento, ad oggi, del +7,4% rispetto a tutto il 2010, anno durante il quale si registrò già un +5,5% rispetto al 2009 (fonte: Osservatorio volontari di Bologna sulle morti per infortuni sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com/).

Edilizia e agricoltura continuano ad essere i settori più colpiti.

In agricoltura, che registra da sola il 33% di tutte le morti sul lavoro, tantissime vittime sono pensionati, schiacciati dal ribaltamento del trattore. In totale sono 131 in Italia gli agricoltori morti in questo modo. In molti casi si tratta di eventi non rientranti nelle statistiche dei morti sul lavoro perchè riguardanti persone già in pensione.

Il Codice della Strada e le norme di sicurezza sul lavoro prevedono l’utilizzo obbligatorio sui trattori di sistemi di protezione contro gli effetti del ribaltamento e di sistemi di ritenzione del conducente (cintura di sicurezza). Eppure circolano ancora molti trattori privi di questi dispositivi o con il roll-bar abbattibile non sollevato (ricordiamo che l’abbattimento del roll-bar è consentito solo in autorimessa, mentre di fatto è una soluzione impiegata impropriamente in campo, specialmente nei frutteti).

Diventa perciò sempre più importante l’adozione di una norma che vieti nel modo più esplicito ed assoluto l’uso di trattori con dispositivi di protezione dal ribaltamento di tipo abbattibile o, peggio, senza alcun dispositivo di protezione.