Progetto “SicurA” – U.O. Viterbo

N.B.: Le informazioni di seguito riportate si riferiscono all’epoca di realizzazione del progetto.

Descrizione

Il Dipartimento di Geologia e Ingegneria Meccanica, Naturalistica e Idraulica per il Territorio (GEMINI) è una struttura didattica, di ricerca ed amministrativa in cui si concentrano tutte le competenze attualmente presenti nell’Ateneo e finalizzate alla Geologia e Ingegneria Agro-industriale Naturalistica e Ambientale intese principalmente come:

– controllo degli inquinamenti e sistemi di monitoraggio di qualità ambientale;

– macchine ed impianti per le aziende agro-industriali e di lavorazione del legno;

– meccanizzazione appropriata delle imprese agricole e forestali, per il verde;

– ricerca e gestione delle risorse idriche;

– salvaguardia, tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente;

– sviluppo di tecnologie e sistemi informatici di controllo e gestione;

– tutela e sicurezza del lavoro agricolo e forestale;

– uso razionale delle fonti energetiche e promozione delle fonti rinnovabili;

– uso sostenibile del suolo e delle risorse naturali e ambientali.

Il settore “Meccanica Agraria”

Docenti del settore AGR/09

Prof. Ing. Paolo Biondi (Professore Ordinario) – Tel. 0761/357.361 – e-mail: biondi@unitus.it

Prof. Ing. Danilo Monarca (Professore Associato) – Tel. 0761/357.364 – e-mail: monarca@unitus.it

Dott. Massimo Cecchini (Ricercatore) – Tel. 0761/357.357 – e-mail: cecchini@unitus.it

L’attività didattica

Attualmente per quanto concerne la didattica al settore “Meccanica Agraria” afferiscono le seguenti materie:

· Complementi di Meccanizzazione agricola

· Ergonomia ed antinfortunistica in agricoltura

· Ergonomia, sistemi energetici e qualità dell’ambiente

· Fisica tecnica

· Fisica tecnica ambientale

· Fisica tecnica, macchine e attrezzature per la ristorazione

· Fisica tecnica e macchine per l’industria alimentare

· Fondamenti di ingegneria agraria

· Fondamenti di meccanica e tecnologie appropriate e sostenibili

· Macchine ed impianti dell’industria agro-alimentare

· Macchine e impianti speciali

· Macchine forestali, per l’industria del legno ed ergonomia

· Macchine per il verde pubblico

· Meccanica agraria

· Meccanizzazione agricola

· Meccanizzazione enologica

· Meccanizzazione forestale

· Meccanizzazione forestale e sicurezza cantieri

· Meccanizzazione viticola

· Tecnologie eco-compatibili e meccanizzazione

Il Dipartimento è sede amministrativa dei corsi per Dottorati di ricerca in Meccanica Agraria XVI e XVII ciclo.

Il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro

Il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro (responsabile Prof. Ing. Danilo Monarca), istituito presso il Dipartimento GEMINI, è una struttura di rilevante importanza didattica, di ricerca e di servizi offerti all’interno dell’Ateneo e del Territorio. Si occupa dello studio dell’ergonomia delle macchine e dei luoghi di lavoro, della rilevazione di agenti fisici, chimici e biologici negli ambienti lavorativi, con particolare riferimento ai luoghi di lavoro agricoli e forestali.

Fra i servizi offerti dal laboratorio si ricordano:

o rilevamenti fonometrici ai fini della valutazione dei rischi da esposizione al rumore (D.Lgs. 277/91), nonché ai fini della certificazione CE delle macchine agricole (D.P.R. 459/96);

o rilevamenti di vibrazioni trasmesse all’intero corpo e al sistema mano-braccio da macchine ed attrezzature agricole, anche per la certificazione CE delle macchine (D.P.R. 459/96);

o rilevamento delle concentrazioni di inquinanti aerodispersi (polveri inorganiche, agenti biologici, agenti chimici) nell’ambiente e nei luoghi di lavoro;

o determinazione delle concentrazioni di polveri di legno duro nelle operazioni che espongono i lavoratori a tali agenti cancerogeni (D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni);

o rilevamento dei parametri microclimatici negli ambienti di lavoro (temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria, illuminazione, ecc.) e valutazione del comfort termico in ambienti moderati;

o valutazione dei parametri ergonometrici delle postazioni di lavoro: studio delle “work related muscolo-skeletal’s disorders” e degli indici di carico legati alla movimentazione manuale dei carichi;

o analisi di conformità delle macchine agricole (D.P.R. 459/96) ai fini della certificazione CE;

o sicurezza dei cantieri (D.P.R. 494/96);

o sicurezza degli impianti tecnologici;

o sicurezza dei laboratori, con particolare riguardo alla funzionalità delle cappe chimiche;

o prevenzione incendi nei luoghi di lavoro.

Il laboratorio di “Ergonomia e Sicurezza del Lavoro” del Dipartimento GEMINI collabora all’interno dell’Ateneo con il Servizio di Prevenzione e Protezione per la verifica degli adempimenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori (D.Lgs. 626/94 e 277/91).

Elenco attrezzature e strumenti

RUMORE

Fonometro integratore analizzatore di frequenza Larson & Davis System 825

Campionatore indossabile Larson & Davis di classe 1

Calibratori di classe 1

VIBRAZIONI (in collaborazione con ISMA)

Accelerometri triassiali per vibrazioni mano-braccio

Accelerometri monoassiali per vibrazioni intero corpo (sedile)

Analizzatore real time Bruel & Kjaer

Registratore DAT

POLVERI

Campionatore indossabile SKC (polveri totali e respirabili)

Campionatore SKC per polveri di legno

Flussimetro

Kit per bassi flussi

Fiale e pompa Gastec

Biosampler (campionatore agenti biologici aerodispersi)

MICROCLIMA

Campionatore LSI Babuc M

Sonde di temperatura, umidità, velocità dell’aria, globotermometro, luxmetro

Software Infogen evoluto e climi moderati

VIDEOCAMERA DIGITALE (formato Mini DV Canon)

FOTOCAMERA DIGITALE

Attività di formazione

Oltre ai numerosi corsi e seminari all’interno dell’Università degli Studi della Tuscia (Ergonomia ed antinfortunistica in agricoltura, ecc.), il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro del Dipartimento GEMINI ha svolto una notevole attività di formazione presso Enti Territoriali e Ordini professionali.

– Corsi organizzati, in collaborazione con l’Università della Tuscia, dal Ce.F.A.S., Centro di Formazione ed Assistenza allo Sviluppo, Azienda speciale della C.C.I.A.A. di Viterbo:

– Corso di Formazione per tecnici addetti alla valutazione della esposizione al rumore (D.Lgs. 277/91, maggio-giugno 1994),

– Corso di Formazione per esperti in sicurezza del lavoro (D.Lgs. 626/94, aprile-giugno 1995)

– Corso di Formazione per la sicurezza nei cantieri (D.P.R. 494/96, giugno 1997 – gennaio 1998 – aprile 1998 – ottobre 1998, aprile 1999 – ottobre 1999, aprile 2000, febbraio 2001);

– Corsi brevi per Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (30 ore) organizzati dal Ce.F.A.S. a Viterbo e Bagnoregio nel corso del 1996 ed a Tarquinia nel corso del 1998.

I proff. Monarca e Cecchini hanno tenuto numerosi seminari e conferenze (in particolare inerenti il settore “Ergonomia e sicurezza”) e Monarca fa parte del comitato tecnico della Fidaf (Federazione Dottori Scienze Agrarie e Forestali) sulla Sicurezza del lavoro nelle aziende agricole.

Elenco pubblicazioni nel settore Ergonomia e Sicurezza del Lavoro

Biondi, P., Monarca, D., Zoppello, G. (1992) Il problema delle polveri nella raccolta delle nocciole con macchine aspiratrici. Rivista di Ingegneria Agraria 23 (4), 228-236.

Monarca, D., Zoppello, G., (1993)   Il problema delle polveri e dei rumori in ambiente agricolo. Atti del V Convegno nazionale AIGR. Maratea 7-11 giugno 1993, (4) 383-390.

Biondi, P., Monarca, D., Zoppello, G., (1993)   l problema delle polveri nella raccolta delle nocciole con macchine aspiratrici. (Versione aggiornata). Atti del Convegno Nazionale “Lavoro e salute in agricoltura”. Punta Ala 5-8 ottobre 1993, 641-644.

Biondi, P., Monarca, D., Zoppello, G., (1994)   Dust control in hazel harvesting with vacuum harvesters. Atti III International Congress on Hazelnut, Alba 14-18 settembre 1992. Acta Horticulturae, gennaio, 351, 513-519.

Monarca, D., Zoppello, G. (1994)   The problem of dust and noise in the agricultural environment. XII World Congress on Agricultural Engineering, Milano 29/8-1/9 1994.

Cecchini, M., Monarca, D., Zoppello, G. (1994)   Motosega, la prevenzione dei danni da vibrazione. Terra e Sole 49, 624, 359-363.

Cecchini, M., Consorti, S.B., Monarca, D., (1994)   Rumore, esperienze di valutazione, prevenzione e bonifica in ambiente agricolo. Atti Convegno Nazionale dBA Rumore e Vibrazioni, Modena, 20-22 ottobre 1994, 399-404.

Cecchini, M., Monarca, D., Zoppello, G. (1995)   Il rumore e l’applicazione del D.Lgs. 277/91 nelle aziende agricole. Parte I – Macchine e motori agricoli. 53 (9) 1995, 29-34 Parte II – Macchine e motori agricoli. 53 (10) 1995, 9-16

Monarca, D. (1995)   Indagine sul livello di rumorosità negli impianti di imbottigliamento del vino. Convegno Nazionale A.I.I.A. Il vino e l’olio, Trapani 20-23 giugno 1995. Rivista di Ingegneria Agraria, Quaderno n. 17: 192-197.

Monarca, D. (1995)   Sicurezza sul lavoro, le nuove norme di legge. Terra e Vita 1995 36 (44), 59-62.

Monarca, D., Cecchini M. (1995)   L’inquinamento acustico: nozioni di acustica Il tiro dinamico sostenibile : l’inquinamento acustico, Viterbo, 1995 Collana Università degli studi della Tuscia : Convegni, 11

Monarca, D. (1995)   Per più sicurezza e salute dei lavoratori agricoli. Terra e Sole 1995 51 (640), 564-571.

Biondi, P., Colelli, G., Monarca, D., Panaro, V., Pasqualone, S.B. (1996)   Determinazioni sperimentali del rischio da rumore derivante dalle macchine nelle industrie alimentari. Industrie Alimentari 1996 35 (351): 905-915.

Monarca, D., Zoppello G. (1996)   La valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi. Macchine e Motori Agricoli 5/1997: 22-30.

Biondi, P., Monarca, D., (1996)   Polveri in agricoltura. Tecnologie innovative. Giornata di studio Rischi e benefici dell’innovazione in agricoltura. Viterbo 17 maggio 1996 Atti: 159-180.

Monarca, D. (1996)   Il rischio connesso alle innovazioni in agricoltura. Relazione generale della giornata Rischi e benefici in agricoltura” organizzata dall’INPRAT e dalla FIDAF. Viterbo, 17 maggio 1996 Atti.

Biondi, P., Monarca, D., Maraziti F. (1997)   Il rischio da polvere in campo agricolo. Rivista di Ingegneria Agraria 4/1997: 226-236.

Biondi, P., Monarca, D., Panaro, V., Pasqualone, S.B. (1997)   Indagine sui livelli di rumorosità nei frantoi oleari. Rivista di Ingegneria Agraria 3/1997: 150-159.

Gubiani, R., Monarca, D., Zoppello, G. (1997)   I rischi da movimentazione manuale dei carichi per gli operatori agricoli e forestali VI Conv. Naz. di Ingegneria Agraria, Ancona 11-12/9/1997. Atti, Vol. 4: 197-206.

Monarca, D. (1997)   Il rischio da rumore nell’uso delle motoseghe.Il perito agrario 5/97

Cecchini M. (1998)   Patologie da esposizione a vibrazioni in ambiente agricolo Ambiente e sicurezza sul lavoro

Cecchini, M., Monarca, D. (1999)   Rumore e vibrazioni in ambiente agricolo e forestale: problemi di valutazione, difesa, bonifica. Atti del seminario ” dBA incontri ’99 – Rumore e vibrazioni negli ambienti di lavoro: dalla valutazione alla bonifica” (Modena, 23 settembre 1999), 204-226.

Cecchini M. (1999)   Il rischio rumore nelle aziende agricole Ambiente e sicurezza sul lavoro

Cecchini M. (1999)   Patologie da esposizione a rumore in ambiente agricolo Ambiente e sicurezza sul lavoro

Cecchini, M., Monarca, D., Parisi, G., (2000)   Indagine sui livelli di emissione sonora per i principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2000 “La ricerca multidisciplinare ed integrata per la valutazione e la gestione dei sistemi agricoli” (Campobasso, 27/28 giugno 2000).

Monarca D., d’Apice C., Vassalini G. (2000)   Livelli di emissione di vibrazione trasmesse al sistema mano-braccio per i principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2000 “La ricerca multidisciplinare ed integrata per la valutazione e la gestione dei sistemi agricoli” (Campobasso, 27/28 giugno 2000).

Monarca, D., Cecchini, M. (2000)   I rischi per la sicurezza e la salute connessi all’utilizzo della motosega. Il Perito Agrario 5/2000, 25-29.

Monarca D., Cecchini M., Vassalini G. (2000)   Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio dai principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano: Parte prima: la normativa di riferimento (inviata alla Rivista di Ingegneria Agraria – pubblicata provvisoriamente in proprio).

Monarca D., Cecchini M., d’Apice C., Vassalini G. (2000)   Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio dai principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano: Parte seconda: la normativa di riferimento (inviata alla Rivista di Ingegneria Agraria – pubblicata provvisoriamente in proprio).

Porceddu R., Monarca D., Cecchini M., Nelli S. (2001)   La valutazione e la prevenzione del rischio da microclima in ambienti di lavoro agricoli e agroindustriali: indagine metodologica. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Biondi P., Cecchini M., Monarca D. (2001)   Indagine sui livelli di emissione sonora per i principali modelli di decespugliatore presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Monarca D., Cecchini M., Vassalini G. (2001)  Livelli di emissione di vibrazione trasmesse al sistema mano-braccio per i principali modelli di decespugliatori presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Monarca D., Cecchini M., Panaro V. (2001)   Analisi dei rischi di affezioni muscolo scheletriche da lavoro ripetitivo per gli addetti ad alcune operazioni agricole e agroindustriali. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Monarca D., Cecchini M., Parisi G. (2002)   Speciale LAZIO INFORMAZIONE

Cecchini M., Monarca D., Parisi G. (2002)   Principali rischi di tecnopatie per gli operatori forestali addetti all’utilizzo delle motoseghe e dei decespugliatori. 20° Congresso Nazionale AIDII. 19-21 giugno 2002. (pp. 245-249).

Monarca D., Cecchini M. (2002)   Il rischio da esposizione a polveri di legno duro: indagine sperimentale in alcune aziende dell’Italia centrale. 20° Congresso Nazionale AIDII. 19-21 giugno 2002. (pp. 135-139).

Monarca D., Cecchini M., Carlini M., Nelli S. (2002)   Valutazione del rischio da microclima in alcuni ambienti di lavoro agricoli e agroindustriali: indagine sperimentale e metodologica. 20° Congresso Nazionale AIDII. 19-21giugno 2002. (pp. 378-381).

Biondi P., Cecchini M., Monarca D. (2002)   Le ricerche e le esperienze del settore Atti del convegno AIIA 2002 “La sicurezza delle macchine agricole e degli impianti agro-industriali” (Alghero, 11-15 settembre 2002)

Biondi P., Monarca D., Cecchini M. (2002)   La valutazione del rischio da esposizione a polveri di legno duro: indagine sperimentale e metodologica Atti del convegno AIIA 2002 “La sicurezza delle macchine agricole e degli impianti agro-industriali” (Alghero, 11-15 settembre 2002)

Monarca D., Cecchini M., Biondi P., Paris P.G. (2002)   Il rischio da rumore per gli addetti all’uso delle motoseghe nuove ed usate: indagine sperimentale. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

Monarca D., Cecchini M., Nelli S., Panaro V., Santoro F. (2002)   Il rischio da microclima: esperienze per alcuni dei principali ambienti di lavoro agroindustriali. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

Cecchini M., Monarca D., Panaro V., Santoro F., Viscardi G. (2002)   Indagine sulla esposizione al rumore in alcuni impianti agroindustriali dell’italia centrale e meridionale. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

Monarca D., Cecchini M., Parisi G., Vassalini G. (2002)   Valutazione del rischio da rumore e vibrazioni al sistema mano-braccio nell’uso dei decespugliatori portatili. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

Linee di ricerca della U.O.

Le principali linee di ricerca del settore “Meccanica Agraria” sono le seguenti:

· ergonomia delle macchine agricole, con particolare riguardo ai livelli di emissione sonora e alle vibrazioni trasmesse all’operatore

· sicurezza nei cantieri forestali

· ergonomia e sicurezza nell’industria agro-alimentare

· ergonomia e sicurezza nell’industria del legno

· impiego di combustibili alternativi nei motori agricoli

· meccanizzazione del nocciolo e del castagno

· meccanizzazione delle colture ortive

· meccanizzazione delle piante tintorie

· modelli di previsione delle vendite di trattori e mietitrebbie

Un’ampia parte della attività di ricerca è dedicata ad aspetti ergonomici ed in particolare alla analisi dei principali carichi da lavoro in ambiente agricolo. Tale tematica è divenuta di estrema attualità alla luce delle recenti Direttive Comunitarie sulla protezione dei lavoratori negli ambienti di lavoro (89/391/CEE) e sulle macchine ed attrezzature di lavoro (89/392/CEE Direttiva macchine), Direttive che recentemente sono state recepite in Italia (D.Lgs. 626/94 e 242/96).

In particolare si sono trattati:

a) il problema del rischio derivante dalle polveri, sia per quelle sollevate dalle macchine aspiratrici durante la raccolta delle nocciole, che per altre lavorazioni agricole (come la mietitrebbiatura);

b) la valutazione della rumorosità e della relativa esposizione al rischio (ai sensi del D.Lgs. 277/91) per gli addetti alle lavorazioni di pieno campo e per alcuni impianti di lavorazione;

c) la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi;

d) la valutazione del rischio al sistema mano-braccio derivante dalla esposizione a vibrazioni;

e) la valutazione del rischio al sistema mano-braccio derivante da movimenti ripetitivi dell’arto superiore;

f) indagini sperimentali sulla emissione di rumore e vibrazioni (con particolare riguardo al sistema mano-braccio) collegato all’uso di attrezzature forestali (motoseghe e decespugliatori);

g) la sicurezza delle macchine e degli impianti;

h) la sicurezza dei cantieri forestali (D.Lgs. 494/96).

Progetti di ricerca

Ø Progetto nazionale CNR, progetto CARLAV, sulla valutazione dei carichi da lavoro in ambiente agricolo, coordinato dal prof. Giorgio Zoppello

Ø Progetto MURST 40% “La sicurezza nel settore forestale”

Ø Ricerca MURST Cofin 2000 SicurA “Produrre in sicurezza nelle filiere agroalimentari e forestali: la sicurezza dei lavori forestali”

Ø Ricerca MURST Cofin 2002 ProSICA “Progettare la sicurezza nelle filiere agroalimentari e forestali: la sicurezza dei lavori forestali”

Ø Progetto INAIL 2002 AGRISICURA – Progetto per la produzione di strumenti e prodotti informatici per la formazione dei lavoratori stagionali in agricoltura

Obiettivi della Unità Operativa

L’attività dell’Unità Operativa di Viterbo, della quale è responsabile il Prof. Danilo Monarca, è relativa all’analisi ed allo studio dei fattori di rischio insiti nelle attività della Filiera Agroforestale.

Per comprendere l’importanza della prevenzione nella filiera basta prendere in considerazione il settore delle utilizzazioni forestali: dai dati statistici si osserva che un operatore forestale ha una probabilità di infortunarsi quattro volte superiore rispetto alla media dei salariati agricoli.

Tutte le fasi del lavoro forestale sono potenzialmente rischiose: ciò è dovuto soprattutto alla necessità di dover utilizzare attrezzature pericolose in situazioni ambientali difficili. Tra tutti i vari mezzi usati nel settore forestale, gli attrezzi taglienti e la motosega sono quelli potenzialmente più pericolosi e che determinano la maggior parte degli incidenti.

Nella regione Lazio, il settore forestale è tenuto in notevole considerazione: presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo sono attivi corsi di laurea (di primo livello e specialistica) specifici.

Uno degli obiettivi della ricerca consiste nel cercare di mettere a punto, per il settore forestale, una serie di procedure di valutazione atte a quantificare in modo opportuno l’esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all’uso delle macchine e delle attrezzature ed ai principali agenti di rischio, dal rumore, alle vibrazioni, alle polveri ed ai gas di scarico, al clima ed al microclima, sino, per i lavori in segheria, ai rischi di natura biologica. A tal fine si sono analizzate le realtà operative di alcune ditte operanti nella Provincia di Viterbo, confrontando il loro modo di lavorare reale con quanto andrebbe messo in atto seguendo la corretta prassi di lavoro, con particolare riguardo agli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro.

In particolare, i compiti dell’Unità Operativa di Viterbo sono:

· analizzare il livello di esposizione al rumore degli addetti, in base ai principali lavori svolti in bosco e nei processi di lavorazione (D.Lgs. 277/91);

· valutare il rischio connesso alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio da motoseghe e decespugliatori (norme nazionali e internazionali);

· definire e rilevare il grado di affaticamento e sollecitazione in operazioni manuali gravose (movimentazione manuale dei carichi, modello NIOSH);

· definire i principali fattori di rischio di infortunio collegabili all’utilizzo di macchine ed attrezzature (DPR 459/96);

· individuare le altre situazioni aziendali che possano comportare un elevato rischio di tipo fisico, chimico o biologico (D.Lgs. 626/94, norme tecniche e limiti ACGIH).

Una volta individuati i principali fattori di rischio, sono state proposte una serie di misure di prevenzione e protezione atte a scongiurare i pericoli analizzati in precedenza.

Attività svolta nell’ambito del Progetto SICURA

L’attività di ricerca dell’U.O. di Viterbo nella prima fase è stata concentrata sull’acquisizione ed elaborazione di dati relativi all’esposizione a specifici agenti di rischio (in particolare di natura fisica) per i lavoratori del settore forestale. E’ proseguita nella seconda fase con la conclusione dei rilievi in campo e delle elaborazioni dei dati.

Sono state rilevate le emissioni di rumore e i livelli di vibrazioni trasmessi al sistema mano-braccio su 15 modelli, nuovi di fabbrica, di motoseghe e 12 modelli nuovi di decespugliatori. Tutte le macchine analizzate sono di tipo professionale, tecnologicamente avanzate, con cilindrate medio/alte, prodotte da aziende europee presenti sul mercato internazionale. I dati, rilevati in conformità agli appropriati standard tecnici di riferimento (norme UNI ISO 7182 e UNI EN 608 per le motoseghe e norme UNI EN 27917, UNI ISO 7916 e UNI EN ISO 11806 per i decespugliatori), sono stati confrontati con quelli dichiarati dalle case costruttrici. Inoltre sono stati utilizzati per valutare i livelli di esposizione degli operatori forestali agli specifici fattori di rischio.

Il materiale utilizzato per le prove era legname di provenienza locale. Per le prove stesse è stato realizzato artigianalmente un cavalletto standardizzato (prove su motoseghe) e un supporto per tavole standard (per prove sui decespugliatori). Per quanto concerne le motoseghe, i livelli di pressione sonora all’orecchio degli addetti all’uso della macchina sono risultati sempre ampiamente superiori ai 90 dB(A).I valori rilevati sono inoltre in tutti i casi superiori a quelli dichiarati dalle case costruttrici. I livelli equivalenti prodotti rendono estremamente difficile poter contenere il LEP,d entro i limiti massimi previsti dal D.Lgs. 277/91 (90 dB(A)). Il confronto tra i livelli di vibrazione dichiarati dalle ditte costruttrici nei libretti di manutenzione ed uso e quelli registrati nelle prove condotte mostrano una sostanziale coincidenza, con medie che si discostano tra loro di circa 0,3 m/s2. Inoltre, nonostante tutti i modelli siano dotati di dispositivi antivibranti, i valori sono sempre superiori ai limiti di soglia. Per restare entro esposizioni giornaliere di 2,5 m/s2 i tempi di esposizione dovrebbero essere contenuti, mediamente, entro un’ora circa.

Per quanto riguarda i decespugliatori, i valori di rumorosità dichiarati dalle case costruttrici sui libretti di uso e manutenzione non sembrano del tutto affidabili per la scelta di macchine meno rumorose; inoltre è stata riscontrata una scarsa uniformità nel modo di riportare i dati sui libretti, dovuta, forse, ad una carenza di chiarezza delle norme tecniche di riferimento. I livelli sonori rilevati mostrano inoltre che l’impiego del decespugliatore provoca livelli di esposizione quotidiani a rumore dei lavoratori spesso superiori alla soglia massima di 90 dB(A) prevista dal D.Lgs. 277/91: per rimanere al di sotto di tale soglia l’utilizzo del decespugliatore (in particolare per quanto riguarda la fase di taglio) andrebbe limitato a tempi estremamente ridotti, difficilmente conciliabili con le reali esigenze del lavoro. Il confronto tra i livelli di vibrazione dichiarati dalle case costruttrici e quelli rilevati nelle prove mostra, tranne rare eccezioni, una sostanziale coincidenza. Tuttavia tutti i modelli producono accelerazioni superiori al limite di 2,5 m/s2, valori che, nelle normali condizioni di utilizzo professionale della macchina, comportano sempre un rischio per l’operatore: si verifica sempre, infatti, il superamento del livello di soglia per l’A(8) di 1 m/s2 e spesso si avvicina o si supera il valore di A(8) di 2,5 m/s2.

Per entrambi le tipologie di macchina, infine, sia per il rumore che per le vibrazioni, sono state effettuate analisi in frequenza nelle diverse condizioni di prova, evidenziando come i motori e gli organi di taglio siano i maggiori responsabili delle emissioni sonore e di vibrazioni.

I risultati della ricerca sono stati presentati al Convegno nazionale della Associazione Italiana di Ingegneria Agraria “AIIA 2001: Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del mediterraneo” tenuto a Vieste (Fg) dall’11 al 14 settembre 2001.

La ricerca è proseguita, nel secondo anno, su 8 modelli di motoseghe usati e sta proseguendo su decespugliatori usati: l’invecchiamento dovuto all’uso delle macchine, specie se non accompagnato da una attenta manutenzione, provoca un peggioramento delle condizioni di esposizione agli specifici agenti di rischio per gli operatori.

Altro settore di indagine riguarda l’esposizione dei lavoratori a specifici agenti cancerogeni: in particolare sono stati effettuati campionamenti, in bosco e in segherie, di polveri di legno duro, secondo le linee guida presentate al convegno nazionale di Modena del 28/09/01 “RisCh: Prevenzione e Protezione da agenti Cancerogeni e Mutageni”. A tal fine è stata acquistato un campionatore AirCheck52 della SKC, unitamente ad un kit per polveri di legno e relativi filtri e cassette portafiltro. La concentrazione di polvere di legno duro negli ambienti di lavoro è stata valutata con metodo ponderale; i campioni di polveri, inoltre, sono stati osservati al microscopio a scansione al fine di individuare la distribuzione granulometrica delle polveri stesse e, quindi, meglio valutare l’effettivo rischio per i lavoratori. I risultati della specifica ricerca sono stati presentati al 20° Congresso nazionale dell’AIDII (Associazione Italiana degli Igienisti Industriali) a Viterbo, nel mese di giugno 2002. Nelle segherie visitate si riscontrano esposizioni a concentrazioni medie (su 8 ore giornaliere) comprese tra 2,52 e 6,23 mg/m3. In particolare il limite di esposizione di 5 mg/m3 stabilito dal D.Lgs. 66/2000, viene superato solo nella segheria che non utilizza idonei sistemi di aspirazione localizzata delle polveri.

Le prove sperimentali sopra brevemente descritte sono state precedute da un lavoro di ricerca bibliografica mirato, tra l’altro, al rilievo dei dati statistici su infortuni e malattie professionali nello specifico settore, con particolare riguardo alla situazione locale (Provincia di Viterbo e Regione Lazio) ed a quella nazionale.

Nell’ambito del progetto “SICURA” l’U.O. di Viterbo ha messo a punto un protocollo di ricerca relativo alla valutazione delle emissioni di gas di scarico di piccoli motori ad accensione comandata utilizzati nel settore forestale, in particolare su motoseghe e decespugliatori. A tal fine sono state contattate alcune delle principali case costruttrici rappresentative del mercato internazionale che hanno fornito alcuni modelli di propria produzione. Questi sono stati sottoposti a test (secondo le normative internazionali) per la rilevazione delle emissioni dei principali inquinanti (NOx, CO, CO2, HC, O2), con la collaborazione esterna del laboratorio della facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”. Le prove sono attualmente in corso di ultimazione.

Una ulteriore indagine, portata avanti grazie alla collaborazione di alcune imprese operanti a livello locale, ha riguardato lo studio della realtà operativa nel settore delle utilizzazioni forestali, confrontando il loro modo di lavorare reale con quanto andrebbe messo in atto seguendo la corretta prassi di lavoro, con particolare riguardo agli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro.

Sono state analizzate sette ditte forestali operanti nella Provincia di Viterbo, tutte di dimensioni medio-piccole come la maggior parte delle imprese utilizzatrici che operano sul territorio provinciale. I sopralluoghi condotti durante la stagione silvana hanno comportato sia lo studio delle modalità operative (quindi delle tecniche di utilizzazione vere e proprie), sia lo studio delle problematiche legate al tema della sicurezza sul luogo di lavoro. Si è cercato inoltre, di reperire materiale fotografico esplicativo delle condizioni reali di lavoro degli operai. Il lavoro ha portato alla realizzazione di specifiche “schede di sicurezza” per il settore forestale.

La ricerca ha inoltre previsto l’esecuzione di interviste ad operai ed imprenditori attraverso specifici questionari preparati per l’occasione. I dati raccolti con i questionari sono stati sottoposti ad una elaborazione statistica partendo dall’individuazione di varie categorie di argomenti all’interno del grande tema del rispetto degli obblighi di sicurezza che raggruppavano alcune delle domande sottoposte agli intervistati. Si è passati poi a separare le domande, individuando quelle riguardanti alcuni obblighi o comportamenti la cui inadempienza costituisce una compromissione della sicurezza sul luogo di lavoro e l’insorgenza di un rischio grave, da altre che riguardavano argomenti correlati a un rischio sempre presente, ma comunque di dimensioni minori, da altre ancora che riguardavano un rischio tutto sommato accettabile. In base a questa classificazione delle risposte sono stati attribuiti alle varie aziende, vari punteggi, rendendole uniformi e quindi confrontabili.

Molte delle inadempienze riscontrate sono state classificate come “gravi”, che comportano cioè, una grave compromissione della sicurezza sul luogo di lavoro, con una elevata frequenza tra gli “adempimenti dei datori di lavoro”.

Dalle visite effettuate si è potuto notare che nessuno dei cantieri visitati operava nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Altre attività svolte nell’ambito del progetto “SICURA” dall’U.O. di Viterbo hanno riguardato la valutazione e la prevenzione del rischio da microclima in ambienti di lavoro agricoli e agroindustriali (in particolare, dopo la messa a punto della metodologia più appropriata, sono stati effettuati rilevamenti dei parametri microclimatici presso stalle, caseifici e frantoi, anche in collaborazione con altre U.O.) e la valutazione e la prevenzione per quanto concerne uno dei principali, ma meno indagati, aspetti dell’ergonomia: le cosiddette WMSDs (Work related musculo-skeletal disorders). Le affezioni muscolo scheletriche da lavoro, definizione generica che raggruppa una serie di patologie di origine multifattoriale (es. tendinite della spalla e del polso, epicondilite laterale, sindrome del tunnel carpale, ecc.), colpiscono i lavoratori soggetti a posture non corrette ed a mansioni di tipo eccessivamente ripetitivo. Per valutare l’effettiva pericolosità di alcune mansioni tipiche del settore agricolo e agroindustriale, è stato utilizzato un metodo (“OCRA index”) che tiene conto dei principali fattori di rischio (ripetitività, forza di prensione, postura). Il metodo è stato applicato ad alcune situazioni lavorative, come la raccolta della frutta e i diradamenti (settore agricolo), la lavorazione delle carni (settore agro-industriale), l’assemblaggio di macchine agricole (settore industriale).

La ricerca evidenzia l’elevato livello di rischio raggiunto in questi lavori e gli accorgimenti organizzativi da adottare per ridurlo.

Componenti dell’U.O.

Personale docente e ricercatore dell’Area Meccanica Agraria

Prof. Paolo Biondi (professore ordinario) Tel. 0761/357.361 E-mail: biondi@unitus.it

Prof. Danilo Monarca (professore associato) Tel. 0761/357.364 E-mail: monarca@unitus.it

Dott. Massimo Cecchini (ricercatore) Tel. 0761/357.357 E-mail: cecchini@unitus.it

Dottorandi

Dott. Giuseppe Parisi (dottorando di ricerca XVI ciclo) Tel. 0761/357.357 E-mail: parisi@unitus.it

Dott.ssa M. Lorenza Mordacchini Alfani (dottorando XVI ciclo) Tel. 0761/357.357

Dott. Mauro Uniformi (dottorando di ricerca XVI ciclo – c/o ISMA) Tel. 06/90.675.242 E-mail: mauro.uniformi@tin.it

Dott. Roberto Fanigliulo (dottorando di ricerca XVI ciclo – c/o ISMA) Tel. 06/90.675.242 E-mail: r.fanigliulo@ingegneriaagraria.it

Dott. Daniele Antonelli (dottorando di ricerca XVII ciclo) Tel. 0761/357.357 E-mail: antonelli@unitus.it

Dott. Pier Giuseppe Paris (dottorando di ricerca XVII ciclo) Tel. 0761/357.357 E-mail: parispg@unitus.it

Dott. Rodolfo Picchio (dottorando di ricerca XVII ciclo) Tel. 0761/357.357 E-mail: rdrb@iol.it

Ing. Maurizio Cutini (dottorando di ricerca XVII ciclo – c/o ISMA) E-mail: cutini@tiscalinet.it

Tecnici

Sig. Giuliano Cipollari (operatore tecnico) Tel. 0761/357.357

Sig. Francesco Colopardi (operatore tecnico) Tel. 0761/357.357 E-mail: colopard@unitus.it

Sig. Adolfo Bruzzichini (operatore tecnico) Tel. 0761/357.357

Dott.ssa Maria Adele Savino (segretaria amministrativa) Tel. 0761/357.356 Fax 0761/357.353 E-mail: s_gemini@unitus.it

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ne del legno;

c meccanizzazione appropriata delle imprese agricole e forestali, per il verde;

c ricerca e gestione delle risorse idriche;

c salvaguardia, tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente;

c sviluppo di tecnologie e sistemi informatici di controllo e gestione;

c tutela e sicurezza del lavoro agricolo e forestale;

c uso razionale delle fonti energetiche e promozione delle fonti rinnovabili;

c uso sostenibile del suolo e delle risorse naturali e ambientali.

Il settore “Meccanica Agraria”

Docenti del settore AGR/09

Prof. Ing. Paolo Biondi (Professore Ordinario) – Tel. 0761/357.361 – e-mail: biondi@unitus.it

Prof. Ing. Danilo Monarca (Professore Associato) – Tel. 0761/357.364 – e-mail: monarca@unitus.it

Dott. Massimo Cecchini (Ricercatore) – Tel. 0761/357.357 – e-mail: cecchini@unitus.it

L’attività didattica

Attualmente per quanto concerne la didattica al settore “Meccanica Agraria” afferiscono le seguenti materie:

· Complementi di Meccanizzazione agricola

· Ergonomia ed antinfortunistica in agricoltura

· Ergonomia, sistemi energetici e qualità dell’ambiente

· Fisica tecnica

· Fisica tecnica ambientale

· Fisica tecnica, macchine e attrezzature per la ristorazione

· Fisica tecnica e macchine per l’industria alimentare

· Fondamenti di ingegneria agraria

· Fondamenti di meccanica e tecnologie appropriate e sostenibili

· Macchine ed impianti dell’industria agro-alimentare

· Macchine e impianti speciali

· Macchine forestali, per l’industria del legno ed ergonomia

· Macchine per il verde pubblico

· Meccanica agraria

· Meccanizzazione agricola

· Meccanizzazione enologica

· Meccanizzazione forestale

· Meccanizzazione forestale e sicurezza cantieri

· Meccanizzazione viticola

· Tecnologie eco-compatibili e meccanizzazione

Il Dipartimento è sede amministrativa dei corsi per Dottorati di ricerca in Meccanica Agraria XVI e XVII ciclo.

Il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro

Il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro (responsabile Prof. Ing.  Danilo Monarca), istituito presso il Dipartimento GEMINI, è una struttura di rilevante importanza didattica, di ricerca e di servizi offerti all’interno dell’Ateneo e del Territorio. Si occupa dello studio dell’ergonomia delle macchine e dei luoghi di lavoro, della rilevazione di agenti fisici, chimici e biologici negli ambienti lavorativi, con particolare riferimento ai luoghi di lavoro agricoli e forestali.

Fra i servizi offerti dal laboratorio si ricordano:

o rilevamenti fonometrici ai fini della valutazione dei rischi da esposizione al rumore (D.Lgs. 277/91), nonché ai fini della certificazione CE delle macchine agricole (D.P.R. 459/96);

o rilevamenti di vibrazioni trasmesse all’intero corpo e al sistema mano-braccio da macchine ed attrezzature agricole, anche per la certificazione CE delle macchine (D.P.R. 459/96);

o rilevamento delle concentrazioni di inquinanti aerodispersi (polveri inorganiche, agenti biologici, agenti chimici) nell’ambiente e nei luoghi di lavoro;

o determinazione delle concentrazioni di polveri di legno duro nelle operazioni che espongono i lavoratori a tali agenti cancerogeni (D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni);

o rilevamento dei parametri microclimatici negli ambienti di lavoro (temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria, illuminazione, ecc.) e valutazione del comfort termico in ambienti moderati;

o valutazione dei parametri ergonometrici delle postazioni di lavoro: studio delle “work related muscolo-skeletal’s disorders” e degli indici di carico legati alla movimentazione manuale dei carichi;

o analisi di conformità delle macchine agricole (D.P.R. 459/96) ai fini della certificazione CE;

o sicurezza dei cantieri (D.P.R. 494/96);

o sicurezza degli impianti tecnologici;

o sicurezza dei laboratori, con particolare riguardo alla funzionalità delle cappe chimiche;

o prevenzione incendi nei luoghi di lavoro.

Il laboratorio di “Ergonomia e Sicurezza del Lavoro” del Dipartimento GEMINI collabora all’interno dell’Ateneo con il Servizio di Prevenzione e Protezione per la verifica degli adempimenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori (D.Lgs. 626/94 e 277/91).

Elenco attrezzature e strumenti

RUMORE

Fonometro integratore analizzatore di frequenza Larson & Davis System 825
Campionatore indossabile Larson & Davis di classe 1
Calibratori di classe 1

VIBRAZIONI (in collaborazione con ISMA)

Accelerometri triassiali per vibrazioni mano-braccio
Accelerometri monoassiali per vibrazioni intero corpo (sedile)
Analizzatore real time Bruel & Kjaer
Registratore DAT

POLVERI

Campionatore indossabile SKC (polveri totali e respirabili)
Campionatore SKC per polveri di legno
Flussimetro
Kit per bassi flussi
Fiale e pompa Gastec
Biosampler (campionatore agenti biologici aerodispersi)

MICROCLIMA

Campionatore LSI Babuc M
Sonde di temperatura, umidità, velocità dell’aria, globotermometro, luxmetro
Software Infogen evoluto e climi moderati

VIDEOCAMERA DIGITALE (formato Mini DV Canon)

FOTOCAMERA DIGITALE

Attività di formazione

Oltre ai numerosi corsi e seminari all’interno dell’Università degli Studi della Tuscia (Ergonomia ed antinfortunistica in agricoltura, ecc.), il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro del Dipartimento GEMINI ha svolto una notevole attività di formazione presso Enti Territoriali e Ordini professionali.

c Corsi organizzati, in collaborazione con l’Università della Tuscia, dal Ce.F.A.S., Centro di Formazione ed Assistenza allo Sviluppo, Azienda speciale della C.C.I.A.A. di Viterbo:

Corso di Formazione per tecnici addetti alla valutazione della esposizione al rumore (D.Lgs. 277/91, maggio-giugno 1994),

Corso di Formazione per esperti in sicurezza del lavoro (D.Lgs. 626/94, aprile-giugno 1995)

Corso di Formazione per la sicurezza nei cantieri (D.P.R. 494/96, giugno 1997 – gennaio 1998 – aprile 1998 – ottobre 1998, aprile 1999 – ottobre 1999, aprile 2000, febbraio 2001);

Corsi brevi per Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (30 ore) organizzati dal Ce.F.A.S. a Viterbo e Bagnoregio nel corso del 1996 ed a Tarquinia nel corso del 1998.

I proff. Monarca e Cecchini hanno tenuto numerosi seminari e conferenze (in particolare inerenti il settore “Ergonomia e sicurezza”) e Monarca fa parte del comitato tecnico della Fidaf (Federazione Dottori Scienze Agrarie e Forestali) sulla Sicurezza del lavoro nelle aziende agricole.

Elenco pubblicazioni nel settore Ergonomia e Sicurezza del Lavoro

Biondi, P., Monarca, D., Zoppello, G. (1992)

Il problema delle polveri nella raccolta delle nocciole con macchine aspiratrici. Rivista di Ingegneria Agraria 23 (4), 228-236.

Monarca, D., Zoppello, G., (1993)

Il problema delle polveri e dei rumori in ambiente agricolo. Atti del V Convegno nazionale AIGR. Maratea 7-11 giugno 1993, (4) 383-390.

Biondi, P., Monarca, D., Zoppello, G., (1993)

l problema delle polveri nella raccolta delle nocciole con macchine aspiratrici. (Versione aggiornata). Atti del Convegno Nazionale “Lavoro e salute in agricoltura”. Punta Ala 5-8 ottobre 1993, 641-644.

Biondi, P., Monarca, D., Zoppello, G., (1994)

Dust control in hazel harvesting with vacuum harvesters. Atti III International Congress on Hazelnut, Alba 14-18 settembre 1992. Acta Horticulturae, gennaio, 351, 513-519.

Monarca, D., Zoppello, G. (1994)

The problem of dust and noise in the agricultural environment. XII World Congress on Agricultural Engineering, Milano 29/8-1/9 1994.

Cecchini, M., Monarca, D., Zoppello, G. (1994)

Motosega, la prevenzione dei danni da vibrazione. Terra e Sole 49, 624, 359-363.

Cecchini, M., Consorti, S.B., Monarca, D., (1994)

Rumore, esperienze di valutazione, prevenzione e bonifica in ambiente agricolo. Atti Convegno Nazionale dBA Rumore e Vibrazioni, Modena, 20-22 ottobre 1994, 399-404.

Cecchini, M., Monarca, D., Zoppello, G. (1995)

Il rumore e l’applicazione del D.Lgs. 277/91 nelle aziende agricole. Parte I – Macchine e motori agricoli. 53 (9) 1995, 29-34 Parte II – Macchine e motori agricoli. 53 (10) 1995, 9-16

Monarca, D. (1995)

Indagine sul livello di rumorosità negli impianti di imbottigliamento del vino. Convegno Nazionale A.I.I.A. Il vino e l’olio, Trapani 20-23 giugno 1995. Rivista di Ingegneria Agraria, Quaderno n. 17: 192-197.

Monarca, D. (1995)

Sicurezza sul lavoro, le nuove norme di legge. Terra e Vita 1995 36 (44), 59-62.

Monarca, D., Cecchini M. (1995)

L’inquinamento acustico: nozioni di acustica Il tiro dinamico sostenibile : l’inquinamento acustico, Viterbo, 1995 Collana Università degli studi della Tuscia : Convegni, 11

Monarca, D. (1995)

Per più sicurezza e salute dei lavoratori agricoli. Terra e Sole 1995 51 (640), 564-571.

Biondi, P., Colelli, G., Monarca, D., Panaro, V., Pasqualone, S.B. (1996)

Determinazioni sperimentali del rischio da rumore derivante dalle macchine nelle industrie alimentari. Industrie Alimentari 1996 35 (351): 905-915.

Monarca, D., Zoppello G. (1996)

La valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi. Macchine e Motori Agricoli 5/1997: 22-30.

Biondi, P., Monarca, D., (1996)

Polveri in agricoltura. Tecnologie innovative. Giornata di studio Rischi e benefici dell’innovazione in agricoltura. Viterbo 17 maggio 1996 Atti: 159-180.

Monarca, D. (1996)

Il rischio connesso alle innovazioni in agricoltura. Relazione generale della giornata Rischi e benefici in agricoltura” organizzata dall’INPRAT e dalla FIDAF. Viterbo, 17 maggio 1996 Atti.

Biondi, P., Monarca, D., Maraziti F. (1997)

Il rischio da polvere in campo agricolo. Rivista di Ingegneria Agraria 4/1997: 226-236.

Biondi, P., Monarca, D., Panaro, V., Pasqualone, S.B. (1997)

Indagine sui livelli di rumorosità nei frantoi oleari. Rivista di Ingegneria Agraria 3/1997: 150-159.

Gubiani, R., Monarca, D., Zoppello, G. (1997)

I rischi da movimentazione manuale dei carichi per gli operatori agricoli e forestali VI Conv. Naz. di Ingegneria Agraria, Ancona 11-12/9/1997. Atti, Vol. 4: 197-206.

Monarca, D. (1997)

Il rischio da rumore nell’uso delle motoseghe.Il perito agrario 5/97

Cecchini M. (1998)

Patologie da esposizione a vibrazioni in ambiente agricolo Ambiente e sicurezza sul lavoro

Cecchini, M., Monarca, D. (1999)

Rumore e vibrazioni in ambiente agricolo e forestale: problemi di valutazione, difesa, bonifica. Atti del seminario ” dBA incontri ’99 – Rumore e vibrazioni negli ambienti di lavoro: dalla valutazione alla bonifica” (Modena, 23 settembre 1999), 204-226.

Cecchini M. (1999)

Il rischio rumore nelle aziende agricole Ambiente e sicurezza sul lavoro

Cecchini M. (1999)

Patologie da esposizione a rumore in ambiente agricolo Ambiente e sicurezza sul lavoro

Cecchini, M., Monarca, D., Parisi, G., (2000)

Indagine sui livelli di emissione sonora per i principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2000 “La ricerca multidisciplinare ed integrata per la valutazione e la gestione dei sistemi agricoli” (Campobasso, 27/28 giugno 2000).

Monarca D., d’Apice C., Vassalini G. (2000)

Livelli di emissione di vibrazione trasmesse al sistema mano-braccio per i principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2000 “La ricerca multidisciplinare ed integrata per la valutazione e la gestione dei sistemi agricoli” (Campobasso, 27/28 giugno 2000).

Monarca, D., Cecchini, M. (2000)

I rischi per la sicurezza e la salute connessi all’utilizzo della motosega. Il Perito Agrario 5/2000, 25-29.

Monarca D., Cecchini M., Vassalini G. (2000)

Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio dai principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano: Parte prima: la normativa di riferimento (inviata alla Rivista di Ingegneria Agraria – pubblicata provvisoriamente in proprio).

Monarca D., Cecchini M., d’Apice C., Vassalini G. (2000)

Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio dai principali modelli di motoseghe presenti sul mercato italiano: Parte seconda: la normativa di riferimento (inviata alla Rivista di Ingegneria Agraria – pubblicata provvisoriamente in proprio).

Porceddu R., Monarca D., Cecchini M., Nelli S. (2001)

La valutazione e la prevenzione del rischio da microclima in ambienti di lavoro agricoli e agroindustriali: indagine metodologica. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Biondi P., Cecchini M., Monarca D. (2001)

Indagine sui livelli di emissione sonora per i principali modelli di decespugliatore presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Monarca D., Cecchini M., Vassalini G. (2001)

Livelli di emissione di vibrazione trasmesse al sistema mano-braccio per i principali modelli di decespugliatori presenti sul mercato italiano. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Monarca D., Cecchini M., Panaro V. (2001)

Analisi dei rischi di affezioni muscolo scheletriche da lavoro ripetitivo per gli addetti ad alcune operazioni agricole e agroindustriali. Atti del convegno AIIA 2001 “Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del Mediterraneo” (Vieste, 11-14 settembre 2001)

Monarca D., Cecchini M., Parisi G. (2002)

Speciale LAZIO INFORMAZIONE

Cecchini M., Monarca D., Parisi G. (2002)

Principali rischi di tecnopatie per gli operatori forestali addetti all’utilizzo delle motoseghe e dei decespugliatori. 20° Congresso Nazionale AIDII. 19-21 giugno 2002. (pp. 245-249).

Monarca D., Cecchini M. (2002)

Il rischio da esposizione a polveri di legno duro: indagine sperimentale in alcune aziende dell’Italia centrale. 20° Congresso Nazionale AIDII. 19-21 giugno 2002. (pp. 135-139).

Monarca D., Cecchini M., Carlini M., Nelli S. (2002)

Valutazione del rischio da microclima in alcuni ambienti di lavoro agricoli e agroindustriali: indagine sperimentale e metodologica. 20° Congresso Nazionale AIDII. 19-21giugno 2002. (pp. 378-381).

Biondi P., Cecchini M., Monarca D. (2002)

Le ricerche e le esperienze del settore Atti del convegno AIIA 2002 “La sicurezza delle macchine agricole e degli impianti agro-industriali” (Alghero, 11-15 settembre 2002)

Biondi P., Monarca D., Cecchini M. (2002)

La valutazione del rischio da esposizione a polveri di legno duro: indagine sperimentale e metodologica Atti del convegno AIIA 2002 “La sicurezza delle macchine agricole e degli impianti agro-industriali” (Alghero, 11-15 settembre 2002)

Monarca D., Cecchini M., Biondi P., Paris P.G. (2002)

Il rischio da rumore per gli addetti all’uso delle motoseghe nuove ed usate: indagine sperimentale. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

Monarca D., Cecchini M., Nelli S., Panaro V., Santoro F. (2002)

Il rischio da microclima: esperienze per alcuni dei principali ambienti di lavoro agroindustriali. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

Cecchini M., Monarca D., Panaro V., Santoro F., Viscardi G. (2002)

Indagine sulla esposizione al rumore in alcuni impianti agroindustriali dell’italia centrale e meridionale. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

Monarca D., Cecchini M., Parisi G., Vassalini G. (2002)

Valutazione del rischio da rumore e vibrazioni al sistema mano-braccio nell’uso dei decespugliatori portatili. Atti 5° Convegno Nazionale dBA 2002 (Modena 25-27 settembre 2002)

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Linee di ricerca della U.O.

Le principali linee di ricerca del settore “Meccanica Agraria” sono le seguenti:

· ergonomia delle macchine agricole, con particolare riguardo ai livelli di emissione sonora e alle vibrazioni trasmesse all’operatore

· sicurezza nei cantieri forestali

· ergonomia e sicurezza nell’industria agro-alimentare

· ergonomia e sicurezza nell’industria del legno

· impiego di combustibili alternativi nei motori agricoli

· meccanizzazione del nocciolo e del castagno

· meccanizzazione delle colture ortive

· meccanizzazione delle piante tintorie

· modelli di previsione delle vendite di trattori e mietitrebbie

Un’ampia parte della attività di ricerca è dedicata ad aspetti ergonomici ed in particolare alla analisi dei principali carichi da lavoro in ambiente agricolo. Tale tematica è divenuta di estrema attualità alla luce delle recenti Direttive Comunitarie sulla protezione dei lavoratori negli ambienti di lavoro (89/391/CEE) e sulle macchine ed attrezzature di lavoro (89/392/CEE Direttiva macchine), Direttive che recentemente sono state recepite in Italia (D.Lgs. 626/94 e 242/96).

In particolare si sono trattati:

a) il problema del rischio derivante dalle polveri, sia per quelle sollevate dalle macchine aspiratrici durante la raccolta delle nocciole, che per altre lavorazioni agricole (come la mietitrebbiatura);

b) la valutazione della rumorosità e della relativa esposizione al rischio (ai sensi del D.Lgs. 277/91) per gli addetti alle lavorazioni di pieno campo e per alcuni impianti di lavorazione;

c) la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi;

d) la valutazione del rischio al sistema mano-braccio derivante dalla esposizione a vibrazioni;

e) la valutazione del rischio al sistema mano-braccio derivante da movimenti ripetitivi dell’arto superiore;

f) indagini sperimentali sulla emissione di rumore e vibrazioni (con particolare riguardo al sistema mano-braccio) collegato all’uso di attrezzature forestali (motoseghe e decespugliatori);

g) la sicurezza delle macchine e degli impianti;

h) la sicurezza dei cantieri forestali (D.Lgs. 494/96).

Progetti di ricerca

Ø Progetto nazionale CNR, progetto CARLAV, sulla valutazione dei carichi da lavoro in ambiente agricolo, coordinato dal prof. Giorgio Zoppello

Ø Progetto MURST 40% “La sicurezza nel settore forestale”

Ø Ricerca MURST Cofin 2000 SicurA “Produrre in sicurezza nelle filiere agroalimentari e forestali: la sicurezza dei lavori forestali”

Ø Ricerca MURST Cofin 2002 ProSICA “Progettare la sicurezza nelle filiere agroalimentari e forestali: la sicurezza dei lavori forestali”

Ø Progetto INAIL 2002 AGRISICURA – Progetto per la produzione di strumenti e prodotti informatici per la formazione dei lavoratori stagionali in agricoltura

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Obiettivi della Unità Operativa

L’attività dell’Unità Operativa di Viterbo, della quale è responsabile il Prof.  Danilo Monarca, è relativa all’analisi ed allo studio dei fattori di rischio insiti nelle attività della Filiera Agroforestale.

Per comprendere l’importanza della prevenzione nella filiera basta prendere in considerazione il settore delle utilizzazioni forestali: dai dati statistici si osserva che un operatore forestale ha una probabilità di infortunarsi quattro volte superiore rispetto alla media dei salariati agricoli.

Tutte le fasi del lavoro forestale sono potenzialmente rischiose: ciò è dovuto soprattutto alla necessità di dover utilizzare attrezzature pericolose in situazioni ambientali difficili. Tra tutti i vari mezzi usati nel settore forestale, gli attrezzi taglienti e la motosega sono quelli potenzialmente più pericolosi e che determinano la maggior parte degli incidenti.

Nella regione Lazio, il settore forestale è tenuto in notevole considerazione: presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo sono attivi corsi di laurea (di primo livello e specialistica) specifici.

Uno degli obiettivi della ricerca consiste nel cercare di mettere a punto, per il settore forestale, una serie di procedure di valutazione atte a quantificare in modo opportuno l’esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all’uso delle macchine e delle attrezzature ed ai principali agenti di rischio, dal rumore, alle vibrazioni, alle polveri ed ai gas di scarico, al clima ed al microclima, sino, per i lavori in segheria, ai rischi di natura biologica. A tal fine si sono analizzate le realtà operative di alcune ditte operanti nella Provincia di Viterbo, confrontando il loro modo di lavorare reale con quanto andrebbe messo in atto seguendo la corretta prassi di lavoro, con particolare riguardo agli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro.

In particolare, i compiti dell’Unità Operativa di Viterbo sono:

· analizzare il livello di esposizione al rumore degli addetti, in base ai principali lavori svolti in bosco e nei processi di lavorazione (D.Lgs. 277/91);

· valutare il rischio connesso alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio da motoseghe e decespugliatori (norme nazionali e internazionali);

· definire e rilevare il grado di affaticamento e sollecitazione in operazioni manuali gravose (movimentazione manuale dei carichi, modello NIOSH);

· definire i principali fattori di rischio di infortunio collegabili all’utilizzo di macchine ed attrezzature (DPR 459/96);

· individuare le altre situazioni aziendali che possano comportare un elevato rischio di tipo fisico, chimico o biologico (D.Lgs. 626/94, norme tecniche e limiti ACGIH).

Una volta individuati i principali fattori di rischio, sono state proposte una serie di misure di prevenzione e protezione atte a scongiurare i pericoli analizzati in precedenza.

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Attività svolta nell’ambito del Progetto SICURA

L’attività di ricerca dell’U.O. di Viterbo nella prima fase è stata concentrata sull’acquisizione ed elaborazione di dati relativi all’esposizione a specifici agenti di rischio (in particolare di natura fisica) per i lavoratori del settore forestale. E’ proseguita nella seconda fase con la conclusione dei rilievi in campo e delle elaborazioni dei dati.

Sono state rilevate le emissioni di rumore e i livelli di vibrazioni trasmessi al sistema mano-braccio su 15 modelli, nuovi di fabbrica, di motoseghe e 12 modelli nuovi di decespugliatori. Tutte le macchine analizzate sono di tipo professionale, tecnologicamente avanzate, con cilindrate medio/alte, prodotte da aziende europee presenti sul mercato internazionale. I dati, rilevati in conformità agli appropriati standard tecnici di riferimento (norme UNI ISO 7182 e UNI EN 608 per le motoseghe e norme UNI EN 27917, UNI ISO 7916 e UNI EN ISO 11806 per i decespugliatori), sono stati confrontati con quelli dichiarati dalle case costruttrici. Inoltre sono stati utilizzati per valutare i livelli di esposizione degli operatori forestali agli specifici fattori di rischio.

Il materiale utilizzato per le prove era legname di provenienza locale. Per le prove stesse è stato realizzato artigianalmente un cavalletto standardizzato (prove su motoseghe) e un supporto per tavole standard (per prove sui decespugliatori). Per quanto concerne le motoseghe, i livelli di pressione sonora all’orecchio degli addetti all’uso della macchina sono risultati sempre ampiamente superiori ai 90 dB(A).I valori rilevati sono inoltre in tutti i casi superiori a quelli dichiarati dalle case costruttrici. I livelli equivalenti prodotti rendono estremamente difficile poter contenere il LEP,d entro i limiti massimi previsti dal D.Lgs. 277/91 (90 dB(A)). Il confronto tra i livelli di vibrazione dichiarati dalle ditte costruttrici nei libretti di manutenzione ed uso e quelli registrati nelle prove condotte mostrano una sostanziale coincidenza, con medie che si discostano tra loro di circa 0,3 m/s2. Inoltre, nonostante tutti i modelli siano dotati di dispositivi antivibranti, i valori sono sempre superiori ai limiti di soglia. Per restare entro esposizioni giornaliere di 2,5 m/s2 i tempi di esposizione dovrebbero essere contenuti, mediamente, entro un’ora circa.

Per quanto riguarda i decespugliatori, i valori di rumorosità dichiarati dalle case costruttrici sui libretti di uso e manutenzione non sembrano del tutto affidabili per la scelta di macchine meno rumorose; inoltre è stata riscontrata una scarsa uniformità nel modo di riportare i dati sui libretti, dovuta, forse, ad una carenza di chiarezza delle norme tecniche di riferimento. I livelli sonori rilevati mostrano inoltre che l’impiego del decespugliatore provoca livelli di esposizione quotidiani a rumore dei lavoratori spesso superiori alla soglia massima di 90 dB(A) prevista dal D.Lgs. 277/91: per rimanere al di sotto di tale soglia l’utilizzo del decespugliatore (in particolare per quanto riguarda la fase di taglio) andrebbe limitato a tempi estremamente ridotti, difficilmente conciliabili con le reali esigenze del lavoro. Il confronto tra i livelli di vibrazione dichiarati dalle case costruttrici e quelli rilevati nelle prove mostra, tranne rare eccezioni, una sostanziale coincidenza. Tuttavia tutti i modelli producono accelerazioni superiori al limite di 2,5 m/s2, valori che, nelle normali condizioni di utilizzo professionale della macchina, comportano sempre un rischio per l’operatore: si verifica sempre, infatti, il superamento del livello di soglia per l’A(8) di 1 m/s2 e spesso si avvicina o si supera il valore di A(8) di 2,5 m/s2.

Per entrambi le tipologie di macchina, infine, sia per il rumore che per le vibrazioni, sono state effettuate analisi in frequenza nelle diverse condizioni di prova, evidenziando come i motori e gli organi di taglio siano i maggiori responsabili delle emissioni sonore e di vibrazioni.

I risultati della ricerca sono stati presentati al Convegno nazionale della Associazione Italiana di Ingegneria Agraria “AIIA 2001: Ingegneria Agraria per lo sviluppo dei paesi del mediterraneo” tenuto a Vieste (Fg) dall’11 al 14 settembre 2001.

La ricerca è proseguita, nel secondo anno, su 8 modelli di motoseghe usati e sta proseguendo su decespugliatori usati: l’invecchiamento dovuto all’uso delle macchine, specie se non accompagnato da una attenta manutenzione, provoca un peggioramento delle condizioni di esposizione agli specifici agenti di rischio per gli operatori.

Altro settore di indagine riguarda l’esposizione dei lavoratori a specifici agenti cancerogeni: in particolare sono stati effettuati campionamenti, in bosco e in segherie, di polveri di legno duro, secondo le linee guida presentate al convegno nazionale di Modena del 28/09/01 “RisCh: Prevenzione e Protezione da agenti Cancerogeni e Mutageni”. A tal fine è stata acquistato un campionatore AirCheck52 della SKC, unitamente ad un kit per polveri di legno e relativi filtri e cassette portafiltro. La concentrazione di polvere di legno duro negli ambienti di lavoro è stata valutata con metodo ponderale; i campioni di polveri, inoltre, sono stati osservati al microscopio a scansione al fine di individuare la distribuzione granulometrica delle polveri stesse e, quindi, meglio valutare l’effettivo rischio per i lavoratori. I risultati della specifica ricerca sono stati presentati al 20° Congresso nazionale dell’AIDII (Associazione Italiana degli Igienisti Industriali) a Viterbo, nel mese di giugno 2002. Nelle segherie visitate si riscontrano esposizioni a concentrazioni medie (su 8 ore giornaliere) comprese tra 2,52 e 6,23 mg/m3. In particolare il limite di esposizione di 5 mg/m3 stabilito dal D.Lgs. 66/2000, viene superato solo nella segheria che non utilizza idonei sistemi di aspirazione localizzata delle polveri.

Le prove sperimentali sopra brevemente descritte sono state precedute da un lavoro di ricerca bibliografica mirato, tra l’altro, al rilievo dei dati statistici su infortuni e malattie professionali nello specifico settore, con particolare riguardo alla situazione locale (Provincia di Viterbo e Regione Lazio) ed a quella nazionale.

Nell’ambito del progetto “SICURA” l’U.O. di Viterbo ha messo a punto un protocollo di ricerca relativo alla valutazione delle emissioni di gas di scarico di piccoli motori ad accensione comandata utilizzati nel settore forestale, in particolare su motoseghe e decespugliatori. A tal fine sono state contattate alcune delle principali case costruttrici rappresentative del mercato internazionale che hanno fornito alcuni modelli di propria produzione. Questi sono stati sottoposti a test (secondo le normative internazionali) per la rilevazione delle emissioni dei principali inquinanti (NOx, CO, CO2, HC, O2), con la collaborazione esterna del laboratorio della facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”. Le prove sono attualmente in corso di ultimazione.

Una ulteriore indagine, portata avanti grazie alla collaborazione di alcune imprese operanti a livello locale, ha riguardato lo studio della realtà operativa nel settore delle utilizzazioni forestali, confrontando il loro modo di lavorare reale con quanto andrebbe messo in atto seguendo la corretta prassi di lavoro, con particolare riguardo agli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro.

Sono state analizzate sette ditte forestali operanti nella Provincia di Viterbo, tutte di dimensioni medio-piccole come la maggior parte delle imprese utilizzatrici che operano sul territorio provinciale. I sopralluoghi condotti durante la stagione silvana hanno comportato sia lo studio delle modalità operative (quindi delle tecniche di utilizzazione vere e proprie), sia lo studio delle problematiche legate al tema della sicurezza sul luogo di lavoro. Si è cercato inoltre, di reperire materiale fotografico esplicativo delle condizioni reali di lavoro degli operai. Il lavoro ha portato alla realizzazione di specifiche “schede di sicurezza” per il settore forestale.

La ricerca ha inoltre previsto l’esecuzione di interviste ad operai ed imprenditori attraverso specifici questionari preparati per l’occasione. I dati raccolti con i questionari sono stati sottoposti ad una elaborazione statistica partendo dall’individuazione di varie categorie di argomenti all’interno del grande tema del rispetto degli obblighi di sicurezza che raggruppavano alcune delle domande sottoposte agli intervistati. Si è passati poi a separare le domande, individuando quelle riguardanti alcuni obblighi o comportamenti la cui inadempienza costituisce una compromissione della sicurezza sul luogo di lavoro e l’insorgenza di un rischio grave, da altre che riguardavano argomenti correlati a un rischio sempre presente, ma comunque di dimensioni minori, da altre ancora che riguardavano un rischio tutto sommato accettabile. In base a questa classificazione delle risposte sono stati attribuiti alle varie aziende, vari punteggi, rendendole uniformi e quindi confrontabili.

Molte delle inadempienze riscontrate sono state classificate come “gravi”, che comportano cioè, una grave compromissione della sicurezza sul luogo di lavoro, con una elevata frequenza tra gli “adempimenti dei datori di lavoro”.

Dalle visite effettuate si è potuto notare che nessuno dei cantieri visitati operava nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Altre attività svolte nell’ambito del progetto “SICURA” dall’U.O. di Viterbo hanno riguardato la valutazione e la prevenzione del rischio da microclima in ambienti di lavoro agricoli e agroindustriali (in particolare, dopo la messa a punto della metodologia più appropriata, sono stati effettuati rilevamenti dei parametri microclimatici presso stalle, caseifici e frantoi, anche in collaborazione con altre U.O.) e la valutazione e la prevenzione per quanto concerne uno dei principali, ma meno indagati, aspetti dell’ergonomia: le cosiddette WMSDs (Work related musculo-skeletal disorders). Le affezioni muscolo scheletriche da lavoro, definizione generica che raggruppa una serie di patologie di origine multifattoriale (es. tendinite della spalla e del polso, epicondilite laterale, sindrome del tunnel carpale, ecc.), colpiscono i lavoratori soggetti a posture non corrette ed a mansioni di tipo eccessivamente ripetitivo. Per valutare l’effettiva pericolosità di alcune mansioni tipiche del settore agricolo e agroindustriale, è stato utilizzato un metodo (“OCRA index”) che tiene conto dei principali fattori di rischio (ripetitività, forza di prensione, postura). Il metodo è stato applicato ad alcune situazioni lavorative, come la raccolta della frutta e i diradamenti (settore agricolo), la lavorazione delle carni (settore agro-industriale), l’assemblaggio di macchine agricole (settore industriale).

La ricerca evidenzia l’elevato livello di rischio raggiunto in questi lavori e gli accorgimenti organizzativi da adottare per ridurlo.

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Componenti dell’U.O.

Personale docente e ricercatore dell’Area Meccanica Agraria

c Prof. Paolo Biondi (professore ordinario):
Tel. 0761/357.361 E-mail: biondi@unitus.it

c Prof.  Danilo Monarca (professore associato):
Tel. 0761/357.364 E-mail: monarca@unitus.it

c Dott. Massimo Cecchini (ricercatore):
Tel. 0761/357.357 E-mail: cecchini@unitus.it

Dottorandi

c Dott. Giuseppe Parisi (dottorando di ricerca XVI ciclo)
Tel. 0761/357.357 E-mail: parisi@unitus.it

c Dott.ssa M. Lorenza Mordacchini Alfani (dottorando XVI ciclo)
Tel. 0761/357.357

c Dott. Mauro Uniformi (dottorando di ricerca XVI ciclo – c/o ISMA)
Tel. 06/90.675.242 E-mail: mauro.uniformi@tin.it

c Dott. Roberto Fanigliulo (dottorando di ricerca XVI ciclo – c/o ISMA)
Tel. 06/90.675.242 E-mail: r.fanigliulo@ingegneriaagraria.it

c Dott. Daniele Antonelli (dottorando di ricerca XVII ciclo)
Tel. 0761/357.357 E-mail: antonelli@unitus.it

c Dott. Pier Giuseppe Paris (dottorando di ricerca XVII ciclo)
Tel. 0761/357.357 E-mail: parispg@unitus.it

c Dott. Rodolfo Picchio (dottorando di ricerca XVII ciclo)
Tel. 0761/357.357 E-mail: rdrb@iol.it

c Ing. Maurizio Cutini (dottorando di ricerca XVII ciclo – c/o ISMA) E-mail: cutini@tiscalinet.it

Tecnici

c Sig. Giuliano Cipollari (operatore tecnico)
Tel. 0761/357.357

c Sig. Francesco Colopardi (operatore tecnico)
Tel. 0761/357.357 E-mail: colopard@unitus.it

c Sig. Adolfo Bruzzichini (operatore tecnico)
Tel. 0761/357.357

c Dott.ssa Maria Adele Savino (segretaria amministrativa)
Tel. 0761/357.356 Fax 0761/357.353  E-mail: s_gemini@unitus.it