Sicurezza degli impianti

Sicurezza degli impianti tecnologici

Verifica della sicurezza degli impianti industriali e civili. Tra questi gli impianti elettrici e termici.

Impianto elettrico

La sua sicurezza è garantita innanzitutto da due dispositivi aggiuntivi, rispetto all’interruttore magnetotermico che è sempre installato dalla ditta di distribuzione dell’elettricità: la “messa a terra” e l’interruttore differenziale. La messa a terra consiste in un filo aggiuntivo (in genere bicolore) che raggiunge il terreno attraverso picchetti o piastre metalliche che vi sono infissi. Nel terreno che la corrente elettrica tende a scaricarsi con la maggiore rapidità. La messa a terra è obbligatoria negli impianti costruiti o interamente ristrutturati dopo il 12 marzo 1990. Per gli altri la normativa prevede almeno l’installazione dell’interruttore differenziale (c.d. “salvavita”) con sensibilità di almeno 30 milliampere. Quest’ultimo è molto più sensibile, rispetto all’interruttore magnetotermico, alla differenza di tensione che provoca elettrocuzione. In particolari situazioni, però, non garantisce una completa tutela della sicurezza.

Impianto termico

La sicurezza riguarda innanzitutto gli apparecchi (caldaie) ed i locali dove sono posti; interessa, inoltre, gli scarichi dei fumi. Gli apparecchi debbono essere dotati, se recenti e a metano o gpl, di dispositivi che interrompano l’erogazione del combustibile qualora la fiamma si spenga. I locali che ospitano una caldaia o una cucina a gas debbono essere aerati attraverso appositi fori nelle pareti protetti da griglie, di grandezza proporzionale alla potenza degli apparecchi ospitati. Con questa misura si intende evitare la formazione del letale monossido di carbonio, che deriva dalla combustione in carenza di ossigeno. Solo le caldaie che aspirano direttamente l’aria per la combustione dall’aperto, attraverso appositi condotti, possono essere ospitate in locali chiusi e non necessitano di aerazione. Anche i locali che accolgono le caldaie condominiali centralizzate hanno prescrizioni di sicurezza, che variano a seconda del combustibile utilizzato (metano o gasolio) e dalla loro disposizione (al piano terra, all’ultimo piano, in un seminterrato o in un interrato).