Progetto “SicurA” – Presentazione del progetto

Perchè SICURA ?

SicurA: Sicurezza in Agricoltura. Perché anche nel comparto agricolo si possa diminuire il costo economico e sociale (oggi ancora troppo elevato) in termini di infortuni e malattie professionali;

SiCura: cioè colui che si cura. Perché anche chi opera nel comparto agricolo faccia prevenzione dei rischi, cioè si preoccupi di creare a priori e non a posteriori un ambiente sano e sicuro;

Sicura: perché l’attività in agricoltura sia veramente sicura, e cioè non una scommessa quotidiana con la buona stella, per “non farsi male”, ma dove sia possibile operare in un ambiente favorevole, dove ognuno possa dare professionalmente il meglio di sé, senza eccessivi carichi fisici e mentali, con un’adeguata preparazione tecnica e culturale.

Il progetto SicurA si propone in sintesi di effettuare un’analisi e uno studio dei fattori di rischio presenti nelle attività di diverse filiere agroalimentari e forestali.

E’ stato attivato allo scopo un gruppo di lavoro, composto da 6 Unità Operative, che hanno operato per filiere e aree geografiche differenziate, al fine di individuare i rischi e le conseguenti misure di contenimento.

Ogni Unità Operativa si è occupata in particolare di una determinata filiera, anche se sono state attivate significative sinergie e collaborazioni su più temi:

  • U.O. UDINE………………………………………..filiera vitivinicola
  • U.O. BARI…………………………………………..filiera olivicola
  • U.O. CATANIA……………………………………filiera orticola
  • U.O. MILANO……………………………………..filiera cerealicola
  • U.O. REGGIO CALABRIA………………………filiera agrumicola
  • U.O. VITERBO…………………………………….filiera agroforestale

Obiettivi della ricerca

In relazione alle peculiarità produttive di ogni filiera, gli obiettivi principali della ricerca sono:

  • definire i principali fattori di rischio da infortunio collegabili all’utilizzo di macchine, attrezzature ed impianti;
  • analizzare il livello d’esposizione al rumore degli addetti agricoli e forestali;
  • valutare il rischio connesso alle vibrazioni;
  • definire e rilevare il grado di affaticamento e lavoro di sollecitazione degli operatori in operazioni manuali gravose;
  • individuare nelle varie attività produttive il disagio termico in ambienti di tipo moderato e caldo;
  • accertare l’eventuale rischio di tipo chimico.

In relazione ad ogni parametro ergonomico e di sicurezza esaminati, è stato fatto un puntale riferimento alla normativa nazionale e internazionale più aggiornata in materia.

La ricerca ha visto la conclusione della prima fase, coincidente con un finanziamento MIUR COFIN 2000.

Prodotti della ricerca e destinatari

I risultati sono stati pubblicati su un sito Internet.

Si è realizzato anche un CD multimediale con la collaborazione degli enti e delle organizzazione del settore. E’ stata organizzata una giornata di approfondimento, nell’ambito della edizione 2002 dell’EIMA, per la presentazione dei risultati dei lavori della prima fase.

I destinatari principali dei prodotti della ricerca sono tutti gli operatori e i tecnici impegnati nei vari settori esaminati, allo scopo di far prendere loro coscienza ed aiutare a valutare correttamente il rischio infortunistico e di insorgenza di malattia professionale, prendendo di conseguenza, ove necessario, adeguati provvedimenti.

Per la prosecuzione dei lavori, l’invito è aperto a tutti i colleghi e ricercatori operanti nel settore, al fine di rendere più completo e approfondito l’esame delle varie problematiche in argomento.

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