Progetto “SICILNUT”

“SICILNUT – Razionale meccanizzazione della nocciolicoltura con particolare riguardo alle aree declivi presenti nelle regioni corilicole italiane ed in particolare in quella siciliana”

Responsabile progetto: Prof. Giampaolo Schillaci (Università di Catania)

Responsabile U.R.: Prof. Danilo Monarca

In Italia il nocciolo rappresenta un punto di forza dell’economia e del paesaggio. In Sicilia, inoltre, è da ritenersi insostituibile presidio per la difesa idrogeologica dei versanti. In questa regione sono inoltre presenti in varia misura territori ove la meccanizzazione è resa complessa da caratteristiche sfavorevoli.

La meccanizzazione, però, è la chiave di volta per la sostenibilità sia economica della coltura, che sociale (senza innovazione i giovani abbandonano). Si citano: l’insufficienza della viabilità (aziendale, interpoderale, comprensoriale), l’acclività accentuata, giaciture corrette con terrazzamenti inadeguati, instabilità del terreno (che facilita lo slittamento delle macchine), sesti ristretti o irregolari, allevamenti inadeguati (policaule variamente condotto), pratiche improprie (rami fortemente inclinati), gestione inidonea del terreno (abbandono dei residui in situ, che ostacolano grandemente la raccolta, lavorazioni intempestive che ostacolano la raccolta e incrementano la polverosità).

Il progetto si propone di sperimentare e introdurre innovazioni in termini di macchine e tecniche di impiego per la corretta, sicura ed efficace esecuzione delle operazioni colturali e della raccolta, nonché di migliorare il bilancio energetico della coltura.

I risultati attesi prevedono l’individuazione di macchine e tecniche di impiego per l’esecuzione delle operazioni culturali e della raccolta, sia in aziende di facile meccanizzazione che in aree difficili. L’impatto previsto consiste nella riduzione dei costi, dei tempi, della manodopera, nell’incremento della produttività degli addetti, nel miglioramento delle condizioni di lavoro, nella razionalizzazione della organizzazione del lavoro e dell’energia impiegata. Saranno rilevate le prestazioni tecnico-economiche dei cantieri, quantificati gli indici di rischio ed i livelli di rischio, per agenti fisici e per i rischi di ribaltamento. La disponibilità di macchinari, di serie o modificati o prototipali, costituisce output del lavoro svolto e così gli interventi e linee guida per l’impiego in sicurezza delle macchine e perciò per la riduzione dei fattori di rischio meccanico (ribaltamento delle motrici e altri), muscolo-scheletrico, da fattori fisici.

L’impatto del progetto consiste, pertanto, nella riduzione dei rischi nel lavoro nei noccioleti. Ulteriori output sono altresì costituiti da dispositivi nuovi o di serie modificati e dalle istruzioni e linee guida per l’uso. Tutte le misurazioni previste avverranno nel rispetto delle procedure riconosciute e menzionate dalla letteratura scientifica. Infine saranno studiate macchine e procedure per la raccolta e il trattamento dei residui colturali per fini energetici.

Verranno compresi gli aspetti del consumo di energia e della produzione mediante trattamento dei residui colturali. Una indagine nel territorio consentirà di pervenire alla consistenza attuale del parco macchine (comprese le ditte agromeccaniche eventualmente presenti), alla individuazione delle caratteristiche delle aziende nei confronti della introduzione di macchine esistenti, alla identificazione dei periodi utili e dei periodi disponibili per la esecuzione delle operazioni culturali ricorrenti e della raccolta, in relazione agli areali e alle cultivar. In contemporanea, si produrrà un aggiornamento dell’offerta delle macchine e delle attrezzature che possono essere impiegate nella nocciolicoltura, prodotte dalle industrie nazionali ed estere. Di concerto con i costruttori disponibili si studieranno adeguamenti e modifiche che rendano le macchine idonee ad operare anche in condizioni sfavorevoli. Con prove di campo si verificheranno le prestazioni delle macchine, si individueranno i fattori che ne ostacolano il corretto impiego e l’utilizzo sicuro da parte degli utenti, si perverrà alla rimozione di tali fattori o alla indicazione di procedure necessarie per i fattori non modificabili nel breve termine.

La divulgazione è parte integrante del progetto e sarà misurata in quantità e risultati.

Corriere di Savigliano, 21 marzo 2013: immagine del prototipo messo a punto nell’ambito della ricerca